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Comune di Loreto: da visitare e scoprire.

LORETO, cinta da mura cinquecentesche, è sorta e si è sviluppata intorno al Santuario della Madonna di Loreto. E' una cittadina delle Marche in provincia di Ancona posta su un colle a 127 m. s.l.m., dominante il mare Adriatico, fra le valli del Potenza e del Musone. E' comune di 17 Kmq con una popolazione di circa 12.000 abitanti.

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Loreto: cittadina affascinante e di tradizioni

Loreto è famosa nel mondo perché, all'interno del suo Santuario, custodisce la Casa Nazaretana della Madonna, la casa dove la Vergine Maria nacque, visse e ricevette l'Annuncio Angelico. La casa della Madonna era formata da tre pareti ( che si venerano qui a Loreto ) addossate ad una grotta scavata nella roccia ( che è nella Basilica dell'Annunciazione a Nazareth). La tradizione popolare racconta che nel 1291, quando i crociati dovettero abbandonare definitivamente la Palestina, la Casa in muratura della Madonna, fu trasportata, “ per ministero angelico”, prima in Illiria, a Tersatto, e poi in territorio di Recanati su un colle di lauri ( da cui Loreto), nella notte tra il 9 ed il 10 Dicembre del 1294. Oggi, a seguito degli studi compiuti ed ai documenti ritrovati, si può affermare che le “Sacre Pietre” vennero salvate dai crociati da sicura distruzione e trasportate per mare, su nave, dopo la cacciata dei cristiani dalla Terra Santa da parte dei musulmani. Forse gli autore del salvataggio delle tre pareti della Santa Casa furono i componenti della nobile famiglia bizantina Angeli , signori dell'Epiro. Gli studi condotti sulle pietre della Santa Casa ne confermano l'origine palestinese. Le pietre sono state lavorate, infatti, secondo la tecnica usata dai Nabatei (un popolo confinante con quello ebraico) e diffusa anche in Palestina. Su queste pietre sono stati ritrovati, poi, circa sessanta graffiti molto simili a quelli giudeo-cristiani del II-V secolo che si riscontrano in Terra Santa ed, in particolare, a Nazareth. Gli scavi archeologici effettuati sotto la Santa Casa hanno evidenziato che essa non ha fondamenta proprie e poggia su una pubblica via. I raffronti tecnici e architettonici dimostrano, inoltre, che le tre pareti ben si rapportano con la grotta custodita a Nazareth.

Da subito la Santa Casa fu fatta oggetto di venerazione da parte degli abitanti del luogo e fu immediatamente protetta da un muro detto dei Recanatesi. Attorno alla Santa Casa poi fu costruita una piccola chiesa . In seguito la casa fu protetta da una fortezza e successivamente dall'attuale basilica a croce latina e a tre navate, che venne iniziata per volere del vescovo di Recanati, Nicolò Delle Aste, nel 1469, forse su disegno di Francesco di Giorgio Martini, iniziata da Giuliano da Maiano, con merlatura a filo di muro, e completata da Pietro Amorosi su disegno di Baccio Pontelli , con merlatura sporgente, nel 1499-1500 venne elevata la cupola, opera di Giuliano da Sangallo. La chiesa fu terminata nel 1587 con una facciata in stile tardo-rinascimentale che non si realizzò secondo il disegno del Bramante. Fu iniziata da Giovanni Boccalini (1571) continuata da G.Battista Chioldi (1580) e ultimata da Lattanzio Ventura (1587).

La basilica nell'aspetto esterno mostra le forme di una fortezza con un camminamento di ronda coperto. Il campanile è sorto (1750-1755) su disegno di Luigi Vanvitelli. Sul Sagrato è la statua di Sisto V opera di A.Calcagni e T.Vergelli ) che nel 1586 elevò Loreto a grado di città e di diocesi. La fontana è opera di C. Maderno e dello zio G. Fontana (1604-1614). Sulle porte bronzee d'ingresso alla basilica T.Vergelli (porta settentrionale), A. Calcagni (porta meridionale) ed i F.lli Lombardo (porta centrale) hanno rappresentato scene bibliche (fine XVI – inizio XVII sec.). All'interno, a croce latina a tre navate, nella prima cappella della navata di sinistra è il battistero in bronzo, opera di T. Vergelli (1600-1607), mentre sulla volta sono alcuni dipinti del Pomarancio (1612-1615). La cupola è stata decorata da Cesare Maccari con le raffigurazioni della Litanie Lauretane (1890-1907). Sotto di essa è custodita la "Santa Casa", il cui interno è costituito nella sezione inferiore dalle pietre della Casa di Nazareth e nella sezione superiore (rivestita da affreschi del XIV sec.) da mattoni di fattura locale, aggiunti successivamente. Nella nicchia si venera la statua della Vergine Lauretana, opera di L. Celani (1922) , la quale quella del XIV secolo, andata distrutta in un incendio (1921). All'esterno la Santa Casa presenta lo straordinario rivestimento marmoreo , progettato da Donato Bramante (1506 ca.) a somiglianza di un antico arco di trionfo o di un grandioso reliquiario e realizzato da vari artisti: A.Sansovino, B. Bandinelli, R. da Montelupo, N. Tribolo, F. da Sangallo, D.D'Aima, I fratelli Lombardo e i fratelli Della Porta, A.da Sangallo. E' ornato dalle figure dei Profeti e delle Sibille, racchiusi entro nicchie, e da scene della vita di Maria (tra queste straordinaria è l' Annunciazione del Sansovino) e dalla Traslazione della S. Casa (così come narrata dalla tradizione popolare) nell'ultimo riquadro. Intorno alla Santa Casa si aprono nove cappelle absidali affrescate con il contributo di cattolici di varie nazioni del mondo e affrescate da importanti pittori tra ‘800 e ‘900 (1896-1970): L. Seitz , M. Faustini, C. Donati, A. Gatti, B. Biagetti, C. Lameire, B. Steffanina.

Da ricordare è la Sagrestia di S.Marco con gli affreschi di Melozzo da Forlì (1477-1479) e la Sagrestia di S.Giovanni decorata da Luca Signorelli; pure del Signorelli sono i medaglioni a monocromo della volta sulla navata centrale della basilica. Straordinaria è la decorazione pittorica della Sala del Tesoro, con scene della vita di Maria tra le figure di Profeti e sibille, opera del Pamarancio (1605–1610). La volta dell'Atrio della Sagrestia vecchia è stata, invece decorata a stucco nel 1611 da F.Selva , con scene bibliche prefiguranti la Vergine. Vi sono custoditi, entro ricche cornici, pregevoli dipinti del XVI-XVII sec. Il Santuario si affaccia sulla Piazza della Madonna chiusa da due lati dal Palazzo Apostolico di ispirazione Bramantesca.

Nel suo interno si trova un museo in cui vengono conservati tra l'altro dipinti del Lotto, ceramiche della scuola di L. Fontana e arazzi fiamminghi realizzati su disegni di Raffaello. Da sempre il Santuario è stato meta di pellegrinaggio dall'Italia e dall'estero. Nel corso dei secoli sono venuti santi, beati, papi, re e regine, uomini di cultura e  e personalità da tutto il mondo.