Le origini di Urbino sono antichissime. Il nome Urvinum deriva probabilmente dal termine latino urvus (urvum è il manico ricurvo dell'aratro). Tra i personaggi più importanti merita un accenno Guido il Vecchio, famoso e focoso ghibellino che Dante Alighieri, (nel XXVII canto dell'inferno, incontra fra i consiglieri: "lo fui uom d'arme, e poi fui cordigliero, credendomi, sì cinto, fare ammenda;... l'opere mie/ non furon leonine, ma di volpe").
Solamente nel 1375 (circa) Antonio da Montefeltro, una delle
maggiori figure di soldato e di politico della seconda metà del secolo
XIV, abilissimo nel comporre discordie e situazioni critiche e anche nel
ricavare i massimi vantaggi dalle rivalità altrui, seppe inserirsi nel
gioco politico italiano del tempo, alleandosi nel 1376 con Firenze e
Milano, legandosi quindi d'amicizia con Gian Galeazzo Visconti. Grazie
al cresciuto prestigio, nel 1390, ottenne da parte del papa Bonifacio
VIII il riconoscimento di tutti i suoi possessi.
Tale situazione portò conseguenze benefiche anche sulla città che poté
risollevarsi dallo stato di confusione in cui versava per le continue
lotte, e poté vedere quel risveglio culturale ed edilizio, primo momento
di quell'ascesa irresistibile cui andò incontro durante il governo del
suo grande nipote Federico. A lui si devono la costruzione del palazzo
della casata, oggi sede dell'Università, nonché i primi contatti con il
mondo della cultura, che portarono alla realizzazione di importanti
opere artistiche.
La città di Urbino è situata tra le valli dei fiumi Metauro e Foglia, su
due colli a 451 metri sul livello del mare, dai quali si gode un vasto
panorama che abbraccia verdi colline e maestose montagne. Il centro
storico ha un'estensione di poco più di un chilometro quadrato,
racchiuso tra le mura bastionate ed interamente costruito in mattoni
cotti. Di forma romboidale allungata, il centro è diviso da due assi
viari principali e quasi perpendicolari tra di loro (Via Mazzini e Via
Cesare Battisti per un verso Via Raffaello e Via Veneto dall'altro), che
si incontrano nella Piazza principale (Piazza della Repubblica), luogo
di incontro abituale degli urbinati e degli studenti.
Il territorio comunale comprende diversi quartieri, a poche centinaia di
metri dal centro storico (Piansevero, Mazzaferro, ecc.) e molte
frazioni distanti anche diversi chilometri (Trasanni, Gadana, Schieti,
Canavaccio, ecc.), tutte collegate da trasporti pubblici. L'estensione
complessiva è di ben 227,9 chilometri quadrati, per una popolazione di
18.000 abitanti.
Si può visitare Urbino in tanti modi. Carlo Bo ha scritto che "bisogna girare la città senza un ordine prestabilito, cominciando per esempio dalla fortezza dell'Albornoz che sta su una delle due colline che formano la città. ( ... ) (oppure) si arriva sotto il palazzo e si ha modo di studiare e ammirare l'alta opera di ingegneria che ha permesso al duca Federigo di dare vita al suo miracolo ( ... ) o se si sceglie di passare per la porta maggiore, Valbona, si arriva alla piazza, da dove in pochi minuti si giunge al cuore della città. Chi invece preferisce seguire un ordine può affidarsi agli itinerari proposti, che pur non essendo esaustivi delle molteplici possibilità di visita. forniscono un utile suggerimento.