Nella Valconca si possono trovare quattro suggestivi paesini: partendo dal primo, a soli 4 chilometri dal mare troviamo San Giovanni in Marignano, detto "il granaio dei Malatesta" per le sue terre fertili. Del periodo malatestiano è tutta la struttura urbanistica del centro con la cinta muraria e i torrioni, o le grotte per la conservazione del grano. Piccolo gioiello è l'ottocentesco Teatro Massari.
Nella Valconca si possono trovare quattro suggestivi paesini: partendo dal primo, a soli 4 chilometri dal mare troviamo San
Giovanni in Marignano, detto "il granaio dei Malatesta" per le sue
terre fertili. Del periodo malatestiano è tutta la struttura
urbanistica del centro con la cinta muraria e i torrioni, o le grotte
per la conservazione del grano. Piccolo gioiello è l'ottocentesco
Teatro Massari.
Salendo le colline ondulate che affiancano il fiume Conca si arriva a
Saludecio, borgo tutto chiuso nelle sue mura, con due porte d'accesso
del XIV secolo, famosa per l'affermato "Ottocento Festival" che si
tiene ogni anno il mese di luglio. A Mondaino la bellissima Piazza
Maggiore, con le sue arcate, è il vanto del paese, assieme al Museo
Paleontologico, ricchissimo di fossili provenienti dalla Valconca. Ultimo paesino della Valconca è Montefiore, dominata dall'imponente Rocca che si affaccia sulla
Riviera. Percorrendo una Via Crucis tra gli alberi, si raggiunge il
Santuario della Madonna di Bonora, meta di pellegrinaggi e di
devozione, per le grazie accordate ai fedeli e testimoniate da una
interessante raccolta di ex-voto.
I Vini: tutti i vini della Romagna, dal Sangiovese al Trebbiano al Pagadebit, all'Albana trovano in Valconca terreno fertile e danno produzioni di qualità.
La Cucina locale:
la cucina ripropone piatti del territorio, con preferenza per primi
piatti sostanziosi come le tagliatelle al sugo di carne o di salsiccia
e funghi, e secondi piatti di carne alla brace con castrato. I contorni
sono di verdure gratinate e patate farinose e ben rosolate al forno.
Semplici e ottimi i dolci casalinghi, da acquistare anche nei forni dei
paesi che si visitano.
Acquisti e souvenir:
le mani sapienti degli artigiani traggono bei manufatti dal legno,
dalla creta, dal ferro. Consigliamo le ceramiche a Montefiore e a
Saludecio, il ferro battuto a Mondaino e, per gli appassionati le
fisarmoniche, molti anche i negozi di antiquariato.
Dintorni: rimanendo sempre in tema di
borghi malatestiani San Clemente è compreso all'interno della cinta
muraria del castello dei Malatesta, con un largo piazzale su cui si
affacciano belle costruzioni. Anche Montescudo fu in passato dominio
dei Malatesta. Interessante il Museo della Civiltà contadina (tel. 0541984226)
e il Museo della Linea Gotica nella frazione di Trarivi. Montegridolfo
è stato interamente ristrutturato ed entrando nel borgo ci si immerge
totalmente in un'atmosfera d'altri tempi.